Perchè il notaio

Vuoi comprare una casa e chiedere un mutuo a una banca?
Vuoi donare la tua casa a uno dei tuoi figli?
Vuoi costituire una società?
Vuoi fare un testamento inoppugnabile?
 
Lo Stato ha delegato al notaio queste e molte altre operazioni
(vendite, donazioni, permute, divisioni, mutui, costituzione di società,
testamenti, altro), tappe fondamentali nella vita di ogni cittadino.
Il notaio opera come pubblico ufficiale e libero professionista
specializzato, rigorosamente selezionato, costantemente vigilato
dalla Pubblica Amministrazione (Ministero della Giustizia e Agenzia
delle Entrate), rispondendo personalmente del proprio operato.
Affidare al notaio una di queste operazioni significa avere un atto
sicuro, valido e inattaccabile, a garanzia del singolo cittadino e della
comunità: infatti l’atto notarile è dotato di una particolare efficacia
legale (la pubblica fede) tanto che tutti – anche il giudice – devono
considerare vero quanto attestato nell’atto notarile, fino a querela per
falsità dell’atto pubblico

 

"Tanto più notaio, tanto meno giudice".

Con queste parole un famoso giurista (Carnelutti) ha definito la funzione essenziale del notaio (e cioè l’attività più importante che la legge affida al notaio).
Questo significa che quanto più il notaio fa bene il suo lavoro - e cioè accerta ed interpreta la volontà delle parti (cioè delle persone) che concludono un contratto e redige in modo conforme alla legge e con chiarezza le relative clausole - tanto meno c’è bisogno di ricorrere al giudice (e cioè tanto minore è il rischio che l’atto notarile sia fonte di cause). Ed è per questo che il notaio non può ricevere atti espressamente proibiti dalla legge (art. 28 legge not.) ed ha l’obbligo di essere certo dell’identità delle parti (art. 49 legge not.) e di indagarne personalmente la volontà (art. 47 legge not.).
Si tratta di obblighi particolarmente severi la cui inosservanza comporta, oltre alla responsabilità civile, anche la responsabilità disciplinare del notaio (che può essere sospeso e nei casi più gravi destituito), e può essere fonte di responsabilità penale (per il reato di falso in atto pubblico). Il notaio è un pubblico ufficiale istituito per ricevere gli atti tra vivi (cioè vendite, permute, divisioni, mutui ecc.) e di ultima volontà (cioè testamenti), attribuire loro pubblica fede, conservarli e rilasciarne copie, certificati (e cioè riassunti) ed estratti (e cioè copie parziali) (art. 1 legge not.).
L’atto redatto dal notaio è un atto pubblico, perché il notaio è autorizzato ad attribuirgli pubblica fede (perciò è un pubblico ufficiale). Come tale ha una particolare efficacia legale: quello che il notaio attesta nell’atto notarile (esempio: che ha letto l’atto davanti alle parti, o che una persona ha fatto o ha sottoscritto una dichiarazione davanti a lui) fa piena prova (cioè deve essere considerato vero, anche dal giudice), salvo che sia accertato il reato di falso.
La legge prescrive l’atto notarile per quegli atti e contratti dei quali vuol garantire al massimo grado la legalità, l’identità delle parti e la conformità alla loro volontà, perché li considera di maggiore importanza:- per il loro contenuto economico-sociale o per la loro complessità (esempio: vendite, divisioni, mutui ed altri contratti immobiliari, atti costitutivi di società commerciali e modificativi di statuti sociali, costituzioni di associazioni che intendono ottenere la personalità giuridica ecc.);- per gli effetti che producono in relazione allo stato civile di una persona (esempio: riconoscimento di un figlio naturale);- per l’interesse pubblico alla libera manifestazione della volontà di una persona ed alla sua precisa traduzione in linguaggio giuridico (esempio: testamento, donazione).

tratto da www.notariato.

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